You are here:

Le vostre domande

Cosa significa quando il TIL è assente?

TIL sta per “tumor infiltrating lymphocytes” ossia linfociti a contatto con le cellule del melanoma. Quindi, TIL absent significa che non sono presenti linfociti o, se presenti, non sono a contatto con le cellule tumorali. Statisticamente, quando vi sono molti TIL, la prognosi è più favorevole, ma nel singolo paziente sono sempre molti i parametri che hanno un impatto sulla prognosi, e tale parametro quindi non deve essere considerato singolarmente.

In fase di revisione istologica viene rianalizzato tutto il materiale consegnato oppure solo una parte?

Durante la fase di revisione, il consulente può analizzare quello che viene inviato e vi possono essere situazioni diversificate: i) sono inviati solo i vetrini originali; ii) sono inviati i vetrini originali e sezioni bianche aggiuntive; iii) sono inviati vetrini ed inclusioni in oaraffina; iv) sono inviate solo inclusioni in paraffina. Pertanto, talora il consulente non esamina realmente gli stessi vetrini originali ma esamina nuove sezioni tagliate dalla stessa inclusione in paraffina ma più in profondità (sempre sezioni di 4 micron, ma parallele alle originali). A volte, alcune discrepanze minori tra la prima diagnosi e la successiva sono dovute a questo, in altre situazioni si tratta di una interpretazione diversa dello stesso quadro morfologico.

Il Tickness, Ulceration and microsatellites sono riferite anche al melanoma in situ?

No, nel melanoma in situ (melanoma confinato all’epidermide, senza superamento della membrana basale) non si applica la misurazione dello spessore. L’ulcerazione è praticamente mai osservata. I microsatelliti non si osservano. Pertanto, nella refertazione del melanoma tali parametri non sono riportati.

Ci può essere un nesso tra il tempo di 2 mesi per effettuere un esame istologico, successivamente con esito positivo e l'insorgenza di micrometastasi?

Non è possibile affermare con certezza un nesso causale. Purtroppo, a volte il processo di disseminazione di cellule isolate è molto precoce ed è già presente al momento dell’asportazione del tumore primitivo.

A fronte di una lesione sospetta piccolissima, è corretto effettuare un istologico shave o punch?

Se la lesione è molto piccola, anche un punch può consentire di asportare completamente la lesione ed analizzarla. A volte la scelta di un approccio diverso dalla classica biopsia escissionale dipende anche dalla sede anatomica.

Se nell’istologico troviamo “lesione melanocitaria con prevalenti caratteri di melanoma in situ, Clark II spessore max 0,3 mm, motori non evidenti. PTIS 1 a”, il melanoma è in situ o pt1a?

Il melanoma è invasivo, con spessore 0,3 mm (pT1a sec. AJCC VIII edizione). Dalla descrizione appare che solo poche cellule superano la membrana basale ed invadono il derma.

Quanto è attendibile l'esame dell'ago aspirato?

L’ago aspirato (sotto guida strumentale, ecografica o radiologica TAC o RMN) può essere utilizzato per analizzare sospette lesioni metastatiche di melanoma in organi solidi (per esempio il fegato) e l’esame citologico che ne deriva può fornire indicazioni sulla natura delle cellule prelevate a scopo di diagnosi.  A volte il campione prelevato contiene poche cellule e pertanto l’esame risulta essere inadeguato o non conclusivo (nelle diverse casistiche questo è riportato nel 2-18% dei casi). Se il campione è adeguato, è possibile anche testare la mutazione di BRAF nelle cellule prelevate.

Dalle ultime linee guida AIOM sembrerebbe che le mitosi non facciano stadiazione. È corretto?

Sì. La valutazione delle mitosi non è più compresa nella Stadiazione (AJCC VIII edizione) mentre nella precedente edizione (AJCC VII edizione) questo parametro veniva utilizzato per distinguere i melanomi pT1a dai melanomi pT1b.

È normale non trovare sugli istologici la mutazione del gene Braf?

Una possibile spiegazione è che l’analisi della mutazione di BRAFV600 è condotta di prassi in pazienti con melanoma in Stadio III o IV. Il risultato dell’analisi non necessariamente è incluso nello stesso referto istologico ma può essere anche riportato separatamente.

Gli effetti collaterali della terapia immunologica, possono aumentare con il trascorrere del tempo in terapia?

I dati di letteratura individuano una tempistica in cui compaiono gli effetti da immuno, ma non vi è una correlazione “più tempo-più effetti”, fermo restando la singolarità di ogni organismo.

Ci sono alcuni alimenti che aiutano a diminuire la tossicità dei farmaci?

Non vi sono dati sui cibi che interagiscono con la terapia, ma indubbiamente un’alimentazione sana aiuta l’organismo.

La tossicità del farmaco dipende dalla risposta che ha la terapia?

No, la tossicità non è correlata alla risposta.

Da qualche mese faccio terapia target. Negli ultimi giorni ho la sensazione che i sapori di acqua e cibo siano alterati. Può succedere?

Sì, la target può dare una modesta alterazione del gusto, fermo restando che prima di arrivare a questa conclusione va studiato il cavo orale per escludere altre cause.

È consigliabile, visti gli effetti collaterali, intraprendere la terapia in adiuvante? Quando è meglio desistere, visto che il paziente è libero da malattia? Potrebbe essere sufficiente proseguire come fatto fin'ora con il follow up serrato?

Sì, è meglio intraprendere la terapia poiché i dati scientifici sono a favore. L’oncologo desiste quando gli effetti collaterali sono inaccettabili e comunque alcune terapie (vd combo) hanno delle alternative.

Come si può eliminare un melasma sul viso, dato dalla fotosensibilità causata dai farmaci?

Si può trattare con sedute multiple di peeling e creme schiarenti domiciliari.

È dannoso fare la ceretta all'inguine dopo aver asportato un melanoma sulla gamba?

La ceretta non è pericolosa; in alcuni casi possono attivarsi i linfonodi per fenomeni infiammatori (non patologici) e alla palpazione possono presentare dei “falsi positivi”.

È possibile fare massaggi localizzati, nel caso specifico alle gambe, avendo avuto il melanoma al polpaccio?

I massaggi manuali non sono controindicati e sono un aiuto anche per l’autosorveglianza.

Ho una brutta cicatrice cheloide. Ci sono prodotti per migliorarla?

Sul cheloide si possono applicare, la sera, steroidi ad alta potenza come il clobetasolo, cerotti al silicone, creme elasticizzanti e creme solari.

I raggi che vengono utilizzati per fare la ricostruzione delle unghie fanno male? E' meglio proteggere le mani con dei guantini?

Non ci sono studi, ma teoricamente sì perché si tratta di radiazioni UV, quindi sarebbe meglio applicare un filtro solare

Ci sono controindicazioni alla luce pulsata dopo aver ricevuto una diagnosi di melanoma?

Se si fa una visita dermatologica accurata e si escludono lesioni sospette si può fare la luce pulsata per il fotoringiovanimento e anche la depilazione, se si schermano correttamente i nevi.

Durante il trattamento con target, posso fare la tintura per capelli?

Si, si può fare la tintura sia in corso di target che di immunoterapia.

Mi è stato rimosso un melanoma sulla caviglia e la cicatrice è diventata scura, cosa posso fare?

Proteggerla dal sole e usare creme depigmentati alla vitamina C.

Si può fare il tatuaggio alle sopracciglia?

L’unico posto dove lo sconsigliamo è sulla cicatrice del melanoma o del linfonodo sentinella/svuotamento, per permettere la corretta ispezione.

Ci sono alimenti consigliati durante il trattamento di radioterapia? E quali sono da evitare?

Durante la radioterapia si può mangiare tranquillamente ogni cosa. E’ vero però che questo tipo di trattamento, così come la chemioterapia, porta degli effetti collaterali (mucositi, nausea,vomito, ecc) che possono essere ridotti con una giusta alimentazione. La dieta mediterranea deve essere il nostro punto di partenza. Da evitare cibi grassi, bevande alcoliche, zuccherate e cibi pesanti che rallentano la digestione.

Ho sentito dire che il ginseng non è consigliato ai pazienti che fanno terapia target, è vero?

Il ginseng ha numerose proprietà (tonica, rinvigorente, ipoglicemizzante, stimolante, antistress, ecc) ed è considerato un ”adattogeno” in grado di adattarsi allo stress interno ed esterno rafforzando il sistema immunitario, nervoso ed endocrino. Alcuni effetti indesiderati potrebbe essere la nausea, la diarrea e l’ipertensione ecco perché è sempre bene non abusarne.

È corretto dire “fare integrazione” a chi assume gli integratori? oppure fare integrazione significa altro?

Integrazione vuol dire integrare nel momento in cui vi è una carenza, altrimenti, se non vi sono gravi carenze, la dieta varia ed equilibrata come la dieta mediterranea è in grado con alcuni accorgimenti (es. succo di limone nelle pietanze per favorire il ferro) di garantire il giusto apporto di nutrienti.

È consigliabile prima di incominciare la terapia assumere probiotici?

Il microbiota intestinale è strettamente connesso allo stato di benessere del nostro organismo e alla stimolazione del sistema immunitario. Diversi studi osservazionali in alcuni tipi di tumore tra cui il melanoma hanno evidenziato come i pazienti che hanno una maggiore variabilità batterica rispondono meglio al trattamento. Sono in atto sperimentazioni per capire se l’assunzione di determinati probiotici possa essere utile per pazienti che si sottopongono ad immunoterapia. Personalmente sono fiduciosa e favorevole.

È vero che la vitamina D potenzia l'immunoterapia?

La vitamina D oltre al ruolo più conosciuto nel metabolismo del calcio e del fosforo è un’ormone che regola la risposta immunitaria e antinfiammatoria. Inoltre alcuni studi evidenziano come buone concentrazione di vitamina D sono in grado di ridurre alcuni effetti collaterali dati dall’immunoterapia.

Qual è la differenza tra alimenti a catena corta ad a catena lunga?

Gli acidi grassi a catena corta, vengono prodotti dalla fermentazione delle fibre ad opera dei batteri del colon. Questi acidi oltre ad abbassare il pH del colon, svolgono un’attività di nutrimento per le cellule epiteliali intestinali.

Mentre gli acidi grassi a catena lunga a differenza di quelli a catena corta, che sono tutti saturi, si suddividono in saturi, monoinsaturi e polinsaturi.

È possibile che vi siano degli alimenti specifici per chi presenta una mutazione genetica?

No, ad oggi non ci sono studi scientifici che correlano un particolare tipo di alimentazione a chi presenta la mutazione del gene BRAF.

Una folta chioma di capelli, può proteggere il cuoio capelluto dai raggi solari?

Diverse acquisizioni confermano che i raggi solari determinano un precoce passaggio del bulbo a uno stato di morte e di conseguenza alla caduta del capello. Lo stesso meccanismo si verifica nel danno a livello cutaneo (processo di invecchiamento, aumento del rischio di tumori della pelle). Questo processo può avvenire indipendentemente dalla massa (volume) e dalla lunghezza dei capelli. Ovviamente per chi ha pochi capelli il rischio è più elevato.

Le lentiggini sono piccoli nei?

Sono lesioni melanocitiche comuni, dette anche “macchie della pelle” dovute a una maggiore concentrazione di melanociti.

Quando un melanoma non viene riconosciuto e viene asportato con il laser, cosa succede dopo?

Purtroppo tale metodica presenta il limite di non permettere l’esame istologico della lesione.
Per questo motivo raccomandiamo di effettuare l’asportazione chirurgica, proprio perché solo l’esame istologico permette di fare una diagnosi completa della lesione.
Se la lesione fosse di natura maligna e venisse  asportata  con il laser, proprio per la mancanza di istologico, non sapremo mai che caratteristiche avrebbe avuto.

Capita spesso che i nei si stacchino, è pericoloso?

Solitamente si tratta di cheratosi seborroica, cioè lesione benigna.
Spesso hanno distacchi sub totali.
E’ consigliabile per una diagnosi corretta, effettuare una visita dermatologica.

Ogni quanto deve essere fatta la mappatura dei nei?

Può variare dai 4 ai 12 mesi; viene fatta più frequentemente quindi ogni 4-6 mesi a soggetti che hanno avuto melanomi spessi, o melanomi multipli o hanno storia familiare di melanoma e hanno molti nei. I tempi sono più lunghi (ogni 12 mesi o anche più) per i soggetti a basso rischio (soggetti con pochi nei, pelle scura, nessuna storia personale o familiare)

Ci sono dei parametri per sapere se il melanoma è stato completamente escisso?

Certo! questo viene sempre specificato nel referto dell’esame istologico dove vengono anche riportati i millimetri di cute sana ai margini del melanoma

Ho molti nei e devo fare la visita di controllo dal mio dermatologo. Sono passati già sette mesi dall'ultima visita e il mio dermatologo attualmente a causa del lockdown. Posso ancora aspettare?

Sì, si può attendere. L’unica eccezione è se si è vista una lesione nuova insorgere e crescere improvvisamente oppure anche un neo che c’era già ed è cambiato molto.
Se questo non è successo, la visita può essere posticipata, data la situazione.

Io e il mio figliastro abbiamo avuto tutti e due il melanoma. Mio figlio naturale quante possibilità ha di sviluppare il melanoma considerando me e il fratellastro? E ogni quanto dovrebbe fare le visite dermatologiche?

Non è possibile ad oggi stabilire la percentuale di possibilità che il figlio di una persona affetta da melanoma ha di sviluppare anche lui/lei il melanoma. Di certo però i dermatologi consigliano sempre che i figli di una persona che ha avuto il melanoma facciano una visita per stabilire quanti nei hanno e di che tipo e quindi stabilire poi le cadenze delle visite.

Ho un piccolo neo blu sul dorso della mano. E' il caso di farlo vedere dal dermatologo, anche se non è mai cambiato?

Se la diagnosi di nevo blu è stata fatta da uno specialista non c’è motivo di allarmarsi. Si può indifferentemente tenerlo od asportarlo, ma se non ci sono motivi particolari o modifiche del nevo, la scelta è personale.

In gravidanza può aumentare il rischio di recidiva?

La gravidanza non influenza il decorso della malattia. Può però complicare la gestione dei follow up perchè può impedire di fare alcuni accertamenti (tc o altri esami strumentali).

Quanto tempo deve passare da quando viene individuata una lesione sospetta all'asportazione?

Nel momento in cui si sospetta una lesione neoplastica l’intervento deve essere programmato nel minor tempo possibile, anche se 2-3 settimane di ritardo non influenzano, in linea di massima, l’aggressività della lesione.

Ho sentito parlare di un test genetico per la ricerca della mutazione del gene CDKN2A. E' il gene che più frequentemente risulta mutato nella forma familiare del melanoma. E' necessario farlo? E dove si può fare?

CDKN2A , CDK4 , BAP1 , MITF , POT1 Sono tutti geni mutati descritti in alcuni soggetti con melanoma familiare o multiplo. Chi può effettuare il test dunque sono quelle persone che hanno una storia personale di più di un melanoma (melanoma multiplo)  o quei soggetti che hanno avuto il melanoma ed hanno in famiglia altri casi di melanoma (melanoma familiare).

Cosa sono i melanofagi?

I melanofagi sono cellule che hanno fagocitato la melanina. Nulla di patologico.